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FABRIZIO
BELLOCCHIO UNA VICENDA ESEMPLARE
E'
una vicenda esemplare quella di Fabrizio
Bellocchio (1973-2000). Una storia che
ha tante cose da dire a chi oggi deve
cercare la forza per combattere quella
solitudine che ogni cosiddetto "disabile"
si porta dentro. Per questa ragione, il
suo nome accompagnerà l'attività
della nuova Centrale Operativa Disabili
dell'Atac come un vero e proprio nume
tutelare.
Perché Fabrizio Bellocchio non
ha mai rinunciato a lottare per una vita
realmente e pienamente "normale",
malgrado una rara forma di distrofia muscolare.
Una malattia che lo ha costretto sulla
sedia a rotelle e che per lunghi anni
della sua breve vita lo ha obbligato a
dormire tutte le notti allacciato a due
macchine.
Una malattia che ne ha pesantemente condizionato
l'attività ma che non ha potuto
arginare la sua straordinaria curiosità
per il mondo. Il "disabile"
Fabrizio Bellocchio è stato così
un abile webmaster, un giornalista autodidatta,
un esperto di cartoni animati, un animatore
di battaglie civili per la libertà
e contro l'esclusione, un appassionato
di astronomia, un cultore della lingua
giapponese e un autore insospettatibile
di poesie d'amore (raccolte nel volume
postumo "Cassetti Chiusi", 2000).
Nel 1991, a soli diciassette anni, fonda
il mensile "Il Caleidoscopio. Nato
per non essere soli", insieme al
giornalista Rai Franco Poggianti. Una
piccola testata scritta, impaginata e
ciclostilata a casa che diventa presto
un importante punto di incontro e di scambio
tra realtà politiche e associative
differenti. Nel corso degli anni il mensile
ospita articoli di esponenti di primo
piano del mondo politico, come Francesco
Rutelli, Chiara Ingrao o Pierferdinando
Casini, contributi e inchieste di associazioni
come Legambiente, Greenpeace, Associazione
per la Pace e AMREF. Iscritto all'albo
dei pubblicisti del Lazio, Fabrizio Bellocchio
si specializza nel giornalismo sociale,
collaborando con numerose riviste e dedicandosi
ai temi dell'"handicap" e dell'informazione
verso i minori.
Negli stessi anni, segue con dedizione
l'altra sua grande passione, la promozione
dei cartoni animati, lanciando una petizione
"Contro le censure" sul mensile
Kappa e collaborando con i senatori Stefano
Semenzato e Athos De Luca per l'incentivazione
dell'animazione italiana.
Nel 1999, infine, Fabrizio Bellocchio
inizia la sua collaborazione con AMREF
Italia, la sede italiana della Fondazione
Africana per la Medicina e la Ricerca,
lavorando nell'Ufficio stampa, promuovendo
una ricerca sulla "Dis-abilità
in Kenia" e infine dimostrando tutta
la sua abilità come web-master
realizzando da solo il sito dell'associazione.
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